Nuovo appuntamento con il "Due parole su...". Come sempre torno a parlarti di libri sulla fotografia che mi sono passati sott'occhio questa settimana.

Questa volta ho ripreso in mano “Foto dal finestrino” di Ettore Sottsass: un libro che non ricordavo assolutamente di avere in libreria e che, immediatamente, mi ha rimandato indietro di un paio d’anni, a quando stavo iniziando a capire cosa diavolo fosse la fotografia.

È un libriccino di circa 80 pagine, costruito attraverso un processo talmente banale, ma incredibilmente geniale, da fartelo apprezzare fin da subito.

Ettore è un designer e fotografo italiano, bravissimo a comporre opere ed altrettanto a scriverne sopra. Il suo “Foto dal Finestrino” si basa su un semplice esperimento: il voler accomunare immagini, realizzate in momenti diversi dei suoi pellegrinaggi in giro per il mondo, con testi redatti a posteriori.

Ti starai dicendo che è una cosa facilissima, da tutti, ma in realtà non c’è niente di più difficile al mondo. Ettore ha un compito oneroso: deve essere in grado di scrivere senza condizionare chi guarda le immagini; far trasparire le sue sensazioni, senza corrompere quegli degli altri.

Un processo che gli riesce quasi sempre sfogliando le pagine e che ti permette di poter vagare liberamente, senza costrizioni, tra le sue fotografie: semplici, dirette e poco didascaliche. Puoi trovare la tua personale chiave di lettura e, nel mentre, capire qualcosa di più sulla psicologia dell’autore.

È questa la forza di Fotografie dal Finestrino. Non esiste un giusto modo di assorbirlo, ma tanti modi per interpretarlo.

I testi ti aiutano a capire o ti portano su tutt’altra strada. Parlano a volte del luogo fotografato ed altre volte di tutto l’opposto. Sono testi semplici, chiari e, spesso, ironici. Hai però la sensazione di avere sempre un appiglio con la fotografia che li accompagna.

Ettore non ci lascia soli neanche per un solo istante.

Un libriccino molto intelligente che vuole dirti come la fotografia, anche quella più banale, perché qui non ci sono grandi scatti, ma solo stimoli ad agire, può aiutarti a costruirti un percorso variegato ed aperto a mille interpretazioni.

Te lo consiglio. Vale la pena averlo in libreria.

Ora devo scappare.

A presto e buona lettura.

Qualche volta la luce non è quantità di lux; qualche volta la luce è il cielo completo che precipita nella stanza.

~ Ettore Sottsass.
Scopri il volume cliccando sull’immagine.
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