Roma è una città che accoglie, che disorienta. Ne varchi le soglie, sperante di ottenere da essa qualche beneficio fisico, per poi invece uscirne distrutto, felice, per le ore passate in strada e per le meraviglie nascoste in ogni angolo di questa strana metropoli.

Non varco quelle soglie da anni. L’ultima volta che ho visto la Capitale ero piccolo e ancora troppo immaturo per poter cogliere tutte le bellezze, e le ipocrisie, di un territorio che mi ha da sempre affascinato, per la sua storia e per le sue proprietà.

Poi è arrivato Roma Coast to Coast di Alessio Trerotoli e da lì ho potuto riassaporare, per qualche istante, quelle emozioni “della prima volta”, dei primi passi fatti all’interno della città e delle prime occhiate gettate ai passanti e alle strutture architettoniche.

© Alessio Trerotoli

Il progetto fotografico di Alessio è semplice, fatto di immagini variegate e di uno stile volutamente non definito. Ha percorso 21 Km — otto ore in strada, di fila e con poche pause — prendendo come punto di riferimento la linea A della metro di Roma.

L’ha percorsa da un capolinea all’altro, con in mano la sua macchina fotografica e con il desiderio di << scoprire le varie sfumature della sua città e vedere cosa ci fosse fuori da quella tratta che i romani sono spesso abituati a percorrere sottoterra >>.

Mi racconta che tutto nasce per caso, alla fine della visione di Wild, con Reese Whiterspoon. La storia narra di una donna che ha percorso gran parte dell’America a piedi, da Sud a Nord. Una tratta che non ci è nuova e che ci riporta a quegli storici pellegrinaggi di popoli emigrati dalle loro terre e scappati a piedi, verso Occidente, per raggiungere la salvezza (Giovanni Chiaramonte ne sa qualcosa).

Il percorso sotterraneo della Linea A della metro di Roma preso come riferimento per tutto il progetto fotografico di Alessio Trerotoli.

Nel lavoro di Alessio non c’è ovviamente un fattore salvifico, e neanche simbolico. Ha prelevato da quel racconto la morale, l’esperienza del viaggio, trasformandolo in una necessità antropologica di catalogare, attraverso il filtro della fotografia di strada, tutte quelle situazioni che si svolgono in superficie, nel mondo dei viventi.

Sceglie di farlo mettendo al centro la figura umana, caratterizzata dal suo abbigliamento, dalle sue cicatrici e dai suoi gesti rivolti ad un cliente troppo esigente o ad un passante impertinente.

Realizza delle vere e proprie cartoline di tutte le etnie e i quartieri che definiscono un percorso strutturato e vissuto da lui come se fosse la prima volta. Un grande album di ricordi dove non c’è perfezione e neanche la ricerca di una linea interpretativa che faccia gridare al miracolo: è una camminata, un’immersione totale nella vita e nella cultura romana.

© Alessio Trerotoli

Alessio ha cercato di rendere quest’esperienza la più spontanea ed eccitante possibile. Ha scelto delle strade mai percorse con attenzione e ha fatto uso della macchina fotografica come strumento di conoscenza e scoperta di una parte della sua città che gli mancava.

Guardava le situazioni di sfuggita, alla prima occhiata, come piace dire a lui, e poi le fotografava per imprimerle nella sua fotocamera e nei suoi ricordi. Ha collezionato così tanti momenti, alcuni straordinari ed altri meno, e ha messo a dura prova se stesso, resistendo più volte alla tentazione di scappare via e reinserirsi in ambienti più conosciuti e familiari.

Una scelta forte, indipendente, che può venire solo da uno che vive la città per intero e che sa, per esperienza, quali problemi e quali ipocrisie la affliggono.

Siamo stati indottrinati con l’idea che un fotografo debba uscire per forza dalla sua terra per scattare delle belle immagini e dar vita ad un progetto. Lui è rimasto nei pressi di casa sua, aprendo le porte all’imprevisto e alle possibilità concesse dal guardare le cose da un altro punto di vista.

Una Roma composta da studenti, lavoratori, romani, stranieri, preti ed artisti. Un percorso tra sacro e profano; tra la Roma popolare e quella borghese; tra la Roma multietnica e la Roma turistica. Ho davvero amato immergermi dentro ogni sfumatura della città

— Alessio Trerotoli

A volte basta poco per dar vita ad una serie fotografica che possa soddisfare te e il gusto del pubblico. Ci vuole un’idea semplice, come quella di Alessio, e un forte spirito di sacrificio per portare a termine il tuo compito (nel suo caso, scegliere di fare tutto in una giornata).

Roma Coast to Coast è stata una bella esperienza, da vedere e da farmi raccontare, ma credo sia stato anche un bell’allenamento visivo ed umano per Alessio, che ha potuto capire qualcosina di più della sua terra e, per osmosi, qualcosina di più di se stesso.

Un progetto che ci insegna a non prendere troppo sul serio alcune faccende della vita e a ricordarci che in strada, prima di pensare di scattare un’immagine pazzesca, dobbiamo divertirci e goderci la camminata.

Puoi dare un’occhiata ai lavori di Alessio sul suo profilo Instagram o Sito Web. Puoi proporre il tuo lavoro per FOCUS da qui.

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