Noi Italiani amiamo l’America. È più forte di noi. Il suo cinema, la sua cultura e i suoi paesaggi sconfinati hanno ricamato nella nostra mente innumerevoli narrazioni e fantasticherie spesso responsabili di gran parte dei nostri usi comuni, dei nostri costumi e dei nostri pensieri attuali.

L’America vive nel nostro contemporaneo, ci fa da guida, da metro di paragone: ogni cosa passa da lei e anche quando pensiamo di non avercela a fianco, perché troppo orgogliosi della nostra origine, scopriamo che è dentro di noi, assopita ma presente.

Molti fotografi hanno cercato di raccontarla, di scoprirla e rinnovarla attraverso il medium fotografico. L’hanno inquadrata, da lontano, da vicino, con strumenti fantascientifici e con banchi ottici dal peso indefinito, ma solo pochi sono riusciti nel loro intento.

Tra questi ci sono cinque italiani che con grande lungimiranza e dedizione, ma anche con lo studio di chi prima di loro ha intravisto una nuova forma di paesaggio contemporaneo, in fotografia e letteratura, hanno speso una parte importante della loro carriera nella narrazione dell’America delle grandi storie e delle grandi migrazioni.

Questi sono: Franco Fontana, Ferdinando Scianna, Olivo Barbieri, Gabriele Basilico e Giovanni Chiaramonte. Oggi ti racconto in questo articolo cosa li lega e il perché dovresti tenerli bene a mente.

1) Franco Fontana (Modena, 1933)

America (1985-2001) © Franco Fontana

Franco Fontana non ha bisogno di grandi presentazioni. La sua fotografia, caratterizzata da colori sgargianti e da forme perfettamente armoniche, ha riscritto il modo moderno di concepire lo spazio e il paesaggio che ci circonda.

Le sue fotografie sono state esposte nei più importanti musei internazionali e il suo nome, che ancora oggi riecheggia nelle nostre menti, ci fa venire alla memoria una moltitudine di visioni e di reminiscenze quasi ineguagliabile con altri autori.

Lo conosciamo soprattutto per i paesaggi del nostro Bel Paese, ma Franco ha anche realizzato, tra il 1985 e il 2001, una serie di fotografie nelle metropoli americane.

Il suo lavoro, denominato “America”, e di recente ristampato per il pubblico, ci porta nelle strade americane con un racconto visivo dalle note metafisiche e, a tratti, oniriche. Una serie di immagini in pieno stile Fontana e che trasudano America da tutti i pori. Va recuperato assolutamente.

2) Ferdinando Scianna (Bagheria, 1943)

© Ferdinando Scianna

Ferdinando Scianna è uno tra i fotografi italiani di reportage più prolifici e famosi al mondo. La sua fotografia ci ha descritto, profondamente, e con animo intenso, le nostre usanze e tradizioni italiane da un punto di vista schiettamente veritiero e poetico.

Ferdinando ha viaggiato molto nella sua vita. Si è spostato per vedere con i propri occhi come il mondo gestisse le sue relazioni e le sue criticità. Tra un viaggio e l’altro si è ritrovato anche a scoprire New York con la sua macchina fotografica (1985).

Ne è nato da lì un reportage grandioso, oggi orgoglio della Magnum Photos, che racconta, attraverso immagini uniche e variopinte, la vita dei cittadini americani nella Grande Mela.

Fotografie semplici, esplosive e chiarificatrici: momenti rubati alla quotidianità che ricostruiscono una cultura ancora giovanissima e demoliscono molti dei nostri pregiudizi. Un lavoro in pieno stile Street Photography che ci fa amare ancor di più il nostro Scianna nazionale.

3) Olivo Barbieri (Carpi, 1954)

© Olivo Barbieri

Olivo Barbieri è un fotografo italiano della vecchia guardia. Ha collaborato con nomi altisonanti, tra cui Luigi Ghirri, e ha partecipato attivamente al movimento della nuova fotografia italiana degli anni ’70 e ‘80.

Il suo sperimentare sempre nuove prospettive e punti di vista lo hanno contraddistinto nel tempo dagli altri colleghi e reso ad oggi uno tra i fotografi più curiosi e prolifici del XXI Secolo.

Olivo ha portato avanti per anni un lungo progetto, denominato “site-specific”: una serie di fotografie, divise per località, che mira a immortalare, da una prospettiva aerea, e quasi aliena, le città più importanti del mondo. Tra queste, ovviamente, ci sono anche New York, Dallas e Miami.

Nel suo lavoro troviamo un obiettivo in comune ad unire queste zone molto diverse tra di loro: l’intento di non documentare l’aspetto urbanistico di queste città, ma di trasformarle, in un processo quasi kafkiano, in creature fatte di forme, colori e linee.

Capire la struttura delle città contemporanee attraverso un punto di vista inusitato e curioso. Barbieri ci ha messo il suo zampino ancora una volta. Il risultato, fammelo dire, è davvero suggestivo. Che aspetti a recuperarlo?

4) Gabriele Basilico (Milano, 1944)

© Gabriele Basilico

Non poteva mancare in questa lista di grandi nomi di fotografi italiani Gabriele Basilico.

Il fotografo milanese, reo di averci insegnato a guardare le cose con uno sguardo lento ed appassionato, ha passato la sua carriera immortalando diverse località del mondo con il suo banco ottico.

In uno dei suoi ultimi lavori, che ha dato vita alla monografia “Metropoli”, Gabriele ci racconta le grandi città del Pianeta Terra, tra cui New York, attraverso la sua visione contemplativa ed intellettuale.

Ma esiste anche un’altra occasione storica in cui il fotografo ci ha parlato dell’America a modo suo ed è il caso di “Gabriele Basilico: from San Francisco to Silicon Valley.

Il progetto, nato come un viaggio on the road, ripercorre la strada che separa la parte moderna di San Francisco con l’allora Silicon Valley: il posto in cui sarebbe partita, da lì a poco, la rivoluzione tecnologica.

Due differenti visioni sull’America che richiedono a gran voce la nostra attenzione.

5) Giovanni Chiaramonte (Varese, 1948)

© Giovanni Chiaramonte

Concludiamo questa lista con un nome di cui ti ho già parlato in un articolo in passato: Giovanni Chiaramonte.

Il fotografo lombardo ha ricostruito sapientemente un itinerario fotografico che passa dall’America del Sud per poi raggiungere l’America più civilizzata, quella dei grandi grattacieli e dei centri commerciali.

Il suo progetto, denominato “Westward”, è una bella perla nel settore della fotografia autoriale e ci permette di scoprire, attraverso un occhio attento al dettaglio e all’aspetto emotivo, una parte del paese più chiacchierato del mondo prima da noi sconosciuta.

Se c’è un’America che meriterebbe di essere vista è sicuramente quella di Giovanni Chiaramonte.


La lista è finita. Spero che queste cinque visioni sull’America dei nostri fotografi italiani ti abbiano ispirato ad approfondire il loro lavoro e il tema dell’americanità nelle nostre vite. Se conoscessi altri grandi fotografi che hanno parlato dell’America in maniera innovativa, non esitare a svelarmeli nei commenti. Ogni contributo è ben gradito.


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