Esistono una moltitudine di tecniche e modalità di scatto per le nostre sessioni di fotografia di strada: c’è lo scattare dal petto, per non farsi notare, oppure quella in cui ci si fa accompagnare da un amico, per stemperare la pressione del momento.

Tutte molto utili e convincenti. Ce n’è però una che mi ha da sempre attratto, per i motivi più disparati, e che mi porta ogni giorno ad interrogarmi sulle sue reali potenzialità: far uso del flash durante la fase di realizzazione delle nostre fotografie.

Tale strumento è usato principalmente per poter estremizzare le ombre, mettendo in risalto i difetti del viso, oppure per poter, tramite la seconda tendina, creare un effetto di sfocato molto interessante e dalle note quasi tenebrose. Lo usano in molti e sembra essere la risposta a tutte le nostre domande.

Ma quali segreti nasconde realmente questa modalità di approccio? E, soprattutto, è per tutti?

Flash e Street Photography: semplicemente pazzia?

Ho un segreto da confidarti: questa tipologia di realizzazione e costruzione dell’immagine non mi appartiene. Difficilmente faccio uso del flash durante le mie sessioni di Street Photography. Questo per ovvi motivi: tale tecnica aumenta vertiginosamente le probabilità di essere “beccato” durante la fase di scatto e di guadagnarti, se ti va bene, uno schiaffone in faccia.

Ma non per questo vuol dire che non meriti la nostra attenzione. Scattare fotografie con questo strumento ci permette di ricalcolare le nostre intenzioni e le nostre geometrie di visione, ponendoci in una posizione nuova nei confronti della realtà che ci circonda.

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