Specchio specchio delle mie brame, chi è il più bello del reame? Non sicuramente io, che tramite gli specchi cittadini mi deformo e mi trasformo in creature inverosimili e quasi infernali. Iniziamo bene, non trovi?

Gli specchi, caro fotografo, sono degli espedienti incredibili, già utilizzati nell’epoca della pittura barocca per enfatizzare le prospettive e mostrarci parti della realtà inaccessibili ai comuni mortali — come ci racconta bene il buon Inaki Bonillas.

È straordinario constatare come in passato questi oggetti, quasi magici, e fin troppo misteriosi, siano diventati un punto focale di molte delle narrazioni di grandissimi autori fotografici.

Nella Street Photography, ad esempio, li ritroviamo spesso nelle fotografie di artisti provenienti da tutto il mondo. E come biasimarli dopotutto? Sono oggetti e situazioni facilmente riscontrabili nell’impianto cittadino e, nella stragrande maggioranza dei casi, responsabili di fotografie dal forte impatto visivo ed emotivo.

Gli specchi regalano quel brivido di inquietudine e di spaesamento che rendono molte situazioni più interessanti di quello che sono in realtà. Parlartene è un dovere ed oggi, in questo piccolo editoriale sul Magazine, ti spiego come sfruttarli al meglio nelle tue fotografie di strada.

Gli specchi alterano la nostra percezione della realtà…

La fotografia di strada moderna è fortemente influenzata dai grandi artisti del passato. Saul Leiter, Friedlander e Vivian Maier, per citarne solo alcuni, hanno scritto una fase importante della storia di questo genere, portando, tra le più famose e prestigiose sale espositive mondiali, la loro visione della realtà.

A renderli straordinari, oltre alle storie che li hanno accompagnati e resi quelli che sono tutt’oggi, è stata la loro capacità di saper vedere dove gli altri non avrebbero mai visto: un’impostazione spirituale, fatta di ampi respiri in strada e dell’utilizzo di ogni elemento naturale ed artificiale all’interno dei loro fotogrammi.

© Gianluca De Dominici

Ad oggi, uno degli espedienti più prolifici che siamo riusciti a cogliere dai loro insegnamenti, è quello degli specchi cittadini: oggetti facilmente scovabili in strada e che possono regalare, attraverso un’attenta disposizione del soggetto e del fotografo, degli scatti surreali e fortemente demistificanti.

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