Fotografare senza eccedere. Per un fotografo in viaggio non c'è cosa più difficile che rimanere fermi in questa intenzione, soprattutto se attorno alla tua figura si stagliano una moltitudine di stimoli ed eventi che sanno di esotico, di paranormale.

In Giappone, ad esempio, gli scenari si susseguono talmente velocemente che tutti, anche i più inflessibili e concentrati, vengono travolti prepotentemente dentro il vortice incessante della cultura orientale.

Il click della fotocamera è sempre in esecuzione e il rischio di tornare a casa con migliaia di scatti, di cui molti spinti da una forma latente di collezionismo sfrenato di monumenti e rituali sociali, è altissimo.

Molti ci cascano - io in primis! - e solo alcuni riescono a fuggirne, e alla grande.

Chris Steele-Perkins, che in Giappone non ci è nato, ma che ci ha vissuto per un breve periodo (sua moglie è giapponese), ha represso questo istinto turistico, buttandosi a capofitto, come se indossasse un paraocchi, nella città di Tokyo.

Quello che ha tirato fuori è una bellissima serie dal nome Tokyo Love Hello.

"Tokyo Love Hello" di © Chris Steele-Perkins

Tokyo Love Hello è una raccolta di fotografie a colori realizzate a cavallo tra gli anni '90 e gli inizi del nuovo millennio. Chris, reduce da un altro progetto introspettivo e poetico dal nome Fuji, amplia i propri orizzonti spostando l'attenzione dalle periferie del paese alla capitale giapponese.

La Tokyo inquadrata dal fotografo inglese è ben lontana da quella a cui siamo abituati. Al centro della sua ricerca non ci sono immagini da cartolina ma espressioni sincere e personali di un viaggio quasi introspettivo.

Chris struttura il racconto come una lettera d'amore scritta ad una città sconosciuta, una musa dalle sembianze misteriose che gli ha donato, nel momento più inaspettato, il suo più grande amore, Miyako Yamada, sua moglie.

La serie, distribuita in un bel libro di circa 100 immagini, ci porta dentro la Tokyo di Chris Steele-Perkins, una città che assume, in inquadrature caratterizzate da un uso sapiente del mosso, del colore e dei riflessi, molteplici facce e forme.

Quando ho iniziato a scattare fotografie a Tokyo i miei pensieri erano rivolti a ben altri soggetti, quelli dei paesi in via di sviluppo e della mia terra, l'Inghilterra. Le cose sono cambiate con l'arrivo di mia moglie. Ora avevo un motivo convincente per vivere, a modo mio, il Giappone.

Di questa Tokyo si ama tutto.

Chris, con un'abilità davvero invidiabile, riesce a scampare dagli influssi delle zone turistiche per puntare il suo obiettivo su scenari che sanno di assurdo ed ironico.

Dal giorno alla notte, il fotografo raccoglie istanti di quotidianità in cui cose, persone e situazioni si incastrano perfettamente nella visione stravagante di un paese a metà tra tradizione ed innovazione.

Il Giappone di quell'epoca è pronto ad accogliere un esplosione tecnologica che lo renderà una tra le terre più all'avanguardia del mondo e Chris, senza saperlo, ma percependolo da buon fotografo con il fiuto allenato qual è, cerca di raccontarne le sue eccentricità senza ricadere nell'eccessiva drammatizzazione dei fatti.

La sua è una Tokyo avvolta in un manto di eccezionale e quotidiana bellezza e come in tutte le storie d'amore puntellata da alti e bassi, da momenti di gioia e spensieratezza e da quelli di lugubre perdizione.

Pensare che tutto questo nasca dal caso riscalda il cuore.

Tokyo Love Hello non avrà il fascino di lavori come A Night in London di Bill Brandt o Istanbul: City of of a Hundred Names di Alex Webb, ma riesce comunque a ritagliarsi uno spazio nei più bei racconti sulle città del nostro pianeta.

La fotografia portata da Chris Steele-Perkins ci dimostra come indossare i panni del fotografo e dell'essere umano, prima di quelli da turista, possa dare molto valore e credito alle nostre immagini, rendendole personali ed uniche.

Per uno che ha viaggiato in lungo ed in largo per il mondo, in luoghi in cui le vicissitudini storiche e sociali rappresentano già di per se un biglietto da visita per le testate giornalistiche, riscoprire questa faccenda è sempre rinvigorente.

Vivere un luogo, e farlo proprio, ha bisogno di tempo. Chris pensava di non averlo, che quel Giappone tanto chiacchierato non fosse poi così interessante, ma il caso ha voluto rompere il sortilegio: qualcosa ha sciolto definitivamente gli ormeggi.

L'amore, è sempre lui a fare la differenza.

Chi è Chris Steele-Perkins?

Chris Steele-Perkins è un fotografo di origini inglesi. Collabora con la Magnum Photos dal 1979. Le sue immagini sono caratterizzate da composizioni essenziali e da uno sguardo rivolto all'eccentrico e al bizzarro. Tra i suoi lavori più importanti ricordiamo The Pleasure Principle e England, My England.

Fonti utilizzate:
  1. Tokyo Love Hello, di magnumphotos.com
  2. Tokyo Love Hello by Chris Steele-Perkins (libro sfogliato)
  3. Chris Steele-Perkins Official Website
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